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Via Bosa, 5 - 09042 Monserrato (Cagliari)

Gli interventi riguardano gli interventi di riqualificazione energetica, che sono trainanti e sono essenzialmente tre:
1. isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio – sia unifamiliare sia condominiale, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. La spesa massima agevolabile è pari a 60.000 euro per unità immobiliare;
2. interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione. La spesa massima agevolabile è pari a 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari;
3. interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione. La spesa massima agevolabile è pari a 30.000 euro.
A tali lavori possono essere collegate altre lavorazioni di riqualificazione energetica disciplinati dall’art. 14, D.L. n. 63/2013, a condizione che siano realizzati congiuntamente ad uno degli interventi “trainanti”, nei limiti di spesa previsti per ciascun intervento.
Come per esempio il cambio degli infissi, collegato al cappotto esterno o anche per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici ci sarà una detrazione del 110%. Per il fotovoltaico è previsto un tetto delle spese, in questo caso, è di 48mila euro, con un vincolo di 2.400 euro per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.
Quando effettuare i lavori e quali condizioni si devono avere
Le spese andranno sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Per poter accedere al 110%, gli interventi devono assicurare, oltre al rispetto dei requisiti tecnici minimi indicati dalla legge, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Nel caso in cui non sia possibile, sarà sufficiente il conseguimento della classe energetica più alta, «da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape), rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata».
Come si può utilizzare lo sconto
Il nuovo superbonus copre il 110% della spesa sostenuta per i lavori di riqualificazione energetica ed antisismica e quindi maggiore della cifra realmente spesa.
Con tale norma si intende rilanciare l’attività edilizia per alcuni specifici interventi, come l’efficientamento energetico e la riduzione del rischio sismico.
L’incentivo potenzia notevolmente i precedenti ecobonus e sismabonus, introdotti o confermati dalla Legge di bilancio 2020, perché prevede che tutte le spese sostenute per questi interventi dal 1°luglio 2020 al 31 dicembre 2021 beneficeranno di una detrazione del 110%, da ripartire in cinque quote nelle annualità successive, anziché in dieci anni. Dunque, un deciso miglioramento per le agevolazioni concesse e nel periodo utile per fruirne.
I contribuenti possono anche scegliere per un contributo da ricevere nella forma di sconto in fattura operato dal fornitore, così ottenendo un beneficio immediato. Viene, infatti, definito sconto perché riduce, o meglio annulla completamente, l’ammontare della somma da pagare per eseguire i lavori.
L’impresa che effettua gli interventi, in modo che il suo cliente riceverà un contributo grazie allo sconto che copre l’intero ammontare del corrispettivo dovuto e gli evita di dover pagare la spesa. L’impresa che esegue i lavori potrà recuperare quell’esatto importo riportato in fattura trasformandolo in credito di imposta, che potrà utilizzare essa stessa oppure cedere ad altri soggetti (ad esempio, i propri fornitori di materiali, servizi ed impianti), ma anche alle banche e ad altri intermediari finanziari.
Un condominio, per esempio, potrà appaltare lavori senza dover anticipare nessuna somma, mentre l’appaltatore incasserà l’importo dovutogli in pagamento attraverso la liquidità che gli sarà concessa dalla banca. Infatti, una volta che il credito fiscale è divenuto di spettanza dell’impresa, che lo ha riconosciuto al cliente attraverso lo sconto in fattura, essa può girarlo alla banca, dalla quale otterrà l’erogazione diretta della somma corrispondente.
L’incentivo è notevole, perché i committenti potranno programmare lavori sostanzialmente gratis mentre le imprese otterranno il pagamento “sicuro” dei lavori grazie al meccanismo del credito d’imposta così trasformato e ceduto in loro favore in modo da essere utilizzabile.
Anche le banche avranno il loro ritorno finanziario: erogando 100 oggi all’impresa fornitrice dei lavori, otterranno in cambio il riconoscimento automatico dallo Stato di un margine aggiuntivo ed ulteriore del 10% rispetto alla somma finanziata (per arrivare appunto al 110% della somma), da recuperare spalmato nei successivi cinque anni fruendo della detrazione consentita.
Fonte: Il Sole 24 ore e La Legge è uguale per tutti

Post Author: Antonio Sarigu